mercoledì 7 marzo 2012

Avremmo dovuto prenderci del tempo, avremmo dovuto non rischiare tutto per un malumore, non camminare su fili immaginari, avremmo dovuto parlare di più, non pensare che saremmo state per sempre noi, immutate, perfettamente congruenti. Ci siamo perse, nei nostri futili discorsi, nelle cazzate; ci siamo abbandonate, siamo scappate da noi stesse. E adesso il mio cuore non può donarti altro che due parole: mi manchi.

Ogni mattina, prima di andare a scuola, ti vedo; coi capelli corti sembri davvero più grande, e quei nuovi occhiali ti stanno benissimo. Ti sei fidanzata, mi hanno detto. / Mi sarebbe piaciuto starti accanto, mi sarebbe piaciuto vivere un po' della tua vita./ L' amicizia è una cosa davvero strana, mi dicono. / Cos'ho io, di diverso, da non poterla vivere come tutti gli altri? Perché ci dev'essere sempre un intoppo? Parte bene, si sviluppa e poi puff, nascono incomprensioni e cambiamenti. Così, dal nulla. / Non mi piace l'amicizia, è un sentimento sporco, come la mia maglietta, vedi./ Ho solo bisogno di un amico. / Anche se non ci sei, io lo so, lo so che dentro di me, tu sorridi ancora. / Non devo piangere. Non devo piangere. Non devo piangere. / Ti prego torna. Fallo piano, in silenzio, con la punta dei piedi. Torna altrimenti io...io non mangio più! /  La pioggia scende sulla Terra quasi ogni settimana, lei si che è una vera amica. Facciamo così: tu sei la Pioggia e io la Terra. Solo tu puoi farmi sentire viva. Solo tu puoi evitare che i miei frutti marciscano all'ombra del Sole. / Ho bisogno di te, veramente. L'amicizia è una di tante leggende. L'amicizia è solo "sentita". Mai vista o mangiata. Solo sentita; non con le orecchie, col cuore.

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